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Comprensorio Casilino

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Superficie

Parco Mengoni D’Antoni: 7,8 ha c.a Parco Sudrie’: 12 ha c.a Parco Teano Maddaloni: 18,3 ha c.a Parco Prenestino-Labicano: 22,5 ha c.a

Proprietà: Prevalentemente privata

ZU: 6b Casilino

Foglio: 625, 626, 630, 631, 632, 633

Vincoli: Vincolo paesistico Ad Duas Lauros D.M. del 21.10.1995

Destinazione d’uso attuale: Verde Pubblico e servizi di livello locale

L’area del Comprensorio Casilino è compresa, grosso modo, tra i quartieri di Torpignattara a ovest, delimitato da via Acqua Bullicante, e Centocelle, Gordiani e De Santis (ex Casilino 23) a est. Nel suo confine orientale ingloba anche una parte del Parco Somaini. A nord è delimitato dalla Prenestina e a sud dalla Casilina. Il tessuto urbano risulta molto frammentato con diversi usi impropri che ne hanno compromesso nel tempo la possibilità di un recupero ambientale unitario. Si è deciso pertanto di suddividere il comprensorio in una serie di aree verdi che recuperate e connesse potrebbero ancora deframmentare la rete Ecologica collegando le aree a nord della Prenestina (ex Snia, Parco Pasolini, Gordiani) con le aree a sud della Casilina ed in particolare con il Parco Archeologico di Centocelle. Le aree che lo compongono sono Villa Sudrié, Parco Mengoni D’Antoni, Parco Teano – Maddaloni, Parco Prenestino-Labicano. A queste va aggiunto il Parco di Villa De Santis, di fatto già realizzato e ben gestito.

Inquadramento dell'area http://www.duaslauros.it/SDO/Lettera_per_comprensorio_casilino_SDO.pdf

Il territorio del Comprensorio Casilino è ricco di testimonianze e reperti storico-archeologici. Partendo dalla parte Settentrionale, ovvero quella che costeggia via Prenestina tra via Maddaloni e via Telese, che a sud si estende fino a via Teano (ovvero l’area nord del Parco Maddaloni), è presente una Cisterna e un sepolcro di età romana. Nella parte centrale (parte nord di Parco Somaini, Parco Sudrié, parte sud di Parco Teano), ricadono degli antichi casali costruiti anche su preesistenze di età romana, come Casale Rocchi, Casale Mengoni-D’Antoni, Villa Sudriè e Villa Silenzi, nonché numerose aree di frammenti fittili. In questa parte del Comprensorio Casilino sono presenti numerose cave sotterranee di pozzolana, risalenti a varie epoche storiche. Adiacente a questa parte centrale del Comprensorio Casilino si estende l’area del Casale Somaini tra Via dei Gordiani e Viale della Primavera, anch’esso costruito su preesistenze romane e circondato da una vasta area di frammenti fittili. Nella parte meridionale sono presenti il Mausoleo di S.Elena (comunemente definito “Torpignattara”), le Catacombe dei SS. Marcellino e Pietro, i resti di una basilica cristiana adiacente al Mausoleo di S.Elena, i resti del cimitero degli Equites Singulares e alcuni tratti dell’antica via Labicana (oggi denominata Via Casilina), il mausoleo nell’area di Villa De Sanctis. Inoltre nell’area ricadono anche alcuni antichi casali, come Villa De Santis e Casale Ambrogetti, costruiti su preesistenze di età romana.

http://www.duaslauros.it/SDO/Lettera_per_comprensorio_casilino_SDO.pdf

Insieme al resto del quadrante orientale, l’area del Casilino fu interessata dal progetto del Sistema Direzionale Orientale del PRG del ’62-’65. Nel Progetto Direttore SDO del 1995, elaborato a seguito del fallimento del progetto iniziale, l’area del Casilino viene individuata in un comprensorio ad hoc, destinato a soddisfare le esigenze verde pubblico pro capite, fortemente al di sotto delle prescrizioni nazionali (4 mq per abitante contro i 9 prescritti dal DM 1444/68). Veniva riconosciuto addirittura che “le quantità di spazi pubblici a verde e servizi necessarie a soddisfare i fabbisogni espressi nelle aree contermini sono addirittura superiori alla stessa superficie del comprensorio”. Il Progetto Direttore per la sua attuazione rimandava alla predisposizione di Piani Particolareggiati per ogni comprensorio. Il PRG vigente (2003 – 2008), assume come definita la pianificazione dei Comprensori Tiburtino e Casilino SDO, sebbene per quanto riguarda il secondo la sua approvazione non è mai stata portata a conclusione! Il Piano fu approvato dal Comune di Roma con D.C. n. 148 del 21.10.2002, senza mai essere inviato alla Regione per la definitiva approvazione. Il Piano Particolareggiato destinava a verde pubblico ben 90 ettari dei 105 ettari allora disponibili (non ancora edificati) e dei 136 dell’intero Comprensorio. Il Piano Particolareggiato prevedeva peraltro nuove cubature per 265.000 metri cubi, da realizzare in tre aree marginali del Comprensorio, ed un conseguente incremento di popolazione di 1.800 abitanti.

Comprensorio Casilino nel PRG di Roma

Quasi l’intero perimetro del comprensorio è tutelato dal vincolo Ad Duas Lauros. Inizialmente il vincolo fu contestato dalle proprietà attraverso un ricorso al TAR, parzialmente accolto. Successivamente grazie all’intervento delle associazioni il Vincolo è stato confermato e inserito nel PTPR Regionale.

Comprensorio Casilino nel PTPR

Nel tempo ci sono stati diversi tentativi di Varianti e ripianificazioni dell’area, alcune prevedevano un’edificazione intensiva (la Delibera Consiliare 148 del 2012 prevedeva 1 milione e mezzo di metri cubi di edifici e numerose strade), altri una maggiore tutela verde (SAG Anello Verde 2019), ma nessuno di questi ad oggi è stato portato a termine. Di conseguenza la Pianificazione dell’area non risulta pienamente definita.

Le associazioni del territorio chiedono innanzitutto una Pianificazione dell’area, che ad oggi risulterebbe l’unica a Roma a non avere una Pianificazione definita. Occorre fermare in modo definitivo la proposta di variante urbanistica al Piano Particolareggiato (adottato dal Comune di Roma nel 2002 e mai trasmesso alla Regione Lazio per la necessaria approvazione) avanzata dalla passata Amministrazione Comunale nel corso del 2012, la quale prevede una diminuzione delle aree a verde di ben 33 ettari ed un contestuale aumento di popolazione di 12.800 abitanti. E’ necessario che l’intero territorio del Comprensorio Casilino SDO sia destinato alla realizzazione del Parco archeologico Casilino-Prenestino, che valorizzi i beni culturali e ambientali in esso presenti. La pianificazione urbanistica dovrà risultare conforme alle prescrizioni di tutela contenute nell’Art. 23 delle Norme del PTPR. Trattandosi di uno strumento di pianificazione solamente adottato, ma non ancora approvato in via definitiva, si rende necessario pervenire alla approvazione definitiva del PTPR, al fine di garantire all’area in questione la necessaria tutela. Inoltre, va tenuto presente che la parte settentrionale e centrale del Comprensorio Casilino SDO, sebbene ufficialmente dichiarate aree di interesse archeologico dal D.M. 21.10.1995, non sono mai state oggetto di saggi preventivi tesi ad individuare la presenza di resti archeologici nel sottosuolo, cosa che invece ha avuto luogo per ampie aree degli altri tre Comprensori SDO. Vanno dotate dei necessari vincoli archeologici tutte le preesistenze di età romana già visibili nella parte settentrionale del Comprensorio (cisterne, sepolcri, basolato della Via Predestina antica, etc). Va redatta una mappa precisa e dettagliata di tutte le cavità presenti nel sottosuolo, costituite da antiche cave di pozzolana.

http://www.duaslauros.it/SDO/Lettera_per_comprensorio_casilino_SDO.pdf

L’Ecomuseo Casilino ha realizzato inoltre degli schemi di assetto generale e per le singole aree dei Parchi costituenti il Comprensorio Casilino.

Piano d'Assetto Ecomuseo Casilino

Schema intervento Parco Sudrié - Ecomuseo Casilino

/Schema intervento Parco Teano Maddaloni - Ecomuseo Casilino ==== Schemi su singole aree - Parco Mengoni D'Antoni ==== /Schema intervento Parco Mengoni D'Antoni Ecomuseo Casilino

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  • Ultima modifica: 08/11/2022 15:00
  • da Luca Brignone