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Parco lineare Roma Est - Serenissima

1. Descrizione

L’area ricade a cavallo del tratto urbano dell’autostrada A 24, tra la via Tiburtina a nord e la linea ferroviaria AV Roma-Napoli a sud, e si estende dal quartiere di Casalbertone a ovest fino all’area della Cervelletta ad est, la quale è parte costituente della Riserva naturale dell’Aniene. Per la sua posizione, il “corridoio” verde che l’area rappresenta è strategicamente rilevante anche perché è un potenziale collegamento diretto tra le aree verdi del comprensorio Tiburtino SDO ad ovest e la Riserva Naturale dell’Aniene ad est. Possono essere distinte 5 aree diverse:

1. Parco archeologico Tiburtino 2. Area tra Casalbertone ad ovest e Via dei Fiorentini ad est 3. Area tra Via dei Fiorentini ad ovest e Via Grotta di Gregna ad est 4. Area tra Via Grotta di Gregna ad ovest e Viale Togliatti ad est 5. Area ad est di Viale Togliatti

Situato in un settore della periferia romana caratterizzato al tempo stesso da un fitto tessuto urbano densamente popolato e povero di verde e servizi, da un elevato livello di inquinamento atmosferico dovuto al traffico veicolare, da un notevole grado di impermeabilizzazione del suolo con pesanti ricadute sul microclima locale (sovratemperature nei mesi estivi) il Parco Lineare potrebbe rivestire un valore strategico straordinario e infatti è in parte inserito nella Rete Ecologica del PRG di Roma. Nel corso di un sopralluogo effettuato dagli attivisti WWF nell’area limitrofa a via H. Spencer, situata all'interno dell'area 3, ossia quella tra via Fiorentini e via Grotte di Gregna, nella porzione compresa tra A24 e linea ferroviaria, è stata effettuata una prima valutazione dei valori naturalistici del sito, caratterizzato dalla presenza di un fosso, dal flusso idrico continuo e costante, con acqua apparentemente pulita, e anche di un piccolo laghetto all'interno del quale sono stati osservati un anfibio e diversi insetti acquatici (gerridi). È stata censita la presenza di specie arboree e piante tipiche delle aree umide, come il Pioppo nero, il Salice bianco e l'Equiseto. Presenti anche il Cerro, il Sambuco, il Leccio, il Ligustro, la Canna domestica, il Gelso nero. Tra le specie di avifauna osservate, infine, oltre alle più comuni, sono degne di nota: l'Usignolo di fiume, il Picchio verde, il Beccamoschino, il Codibugnolo, il Fagiano comune.

Il territorio è interessato dalla presenza di numerosi beni culturali, come ville romane, sepolcri, necropoli, aree di frammenti fittili, materiale archeologico erratico, casali. L’antica Via Collatina i cui reperti sono stati in parte smontati e attendono una ricollocazione disattesa e l’Acquedotto Vergine per un lungo tratto si snodano in modo parallelo sia tra loro che alla linea ferroviaria.

Tratto dal Sito internet del Gruppo Pigneto-Prenestino del WWF Roma e Area Metropolitana, 7 aprile 2015.

Pianta generale:https://drive.google.com/file/d/16c1iuKya6ryaUtKZTdG1V6KkvORN73K9/view

Proprietà pubbliche: https://drive.google.com/file/d/1LK8HPSfV5Nn3Pm6UyhIKScbk7RaIPObM/view

Italia Nostra (Oggetto: Richiesta di urgente realizzazione del Parco Campagna – Parco archeologico Serenissima, con piante e foto dell'area archeologica): https://www.italianostra.org/wp-content/uploads/1021834768.pdf

L’area che ricade all’interno dell’inquadramento territoriale è un’area che il vigente PRG del Comune di Roma destina a verde pubblico, e che di fatto può costituire un corridoio naturale tra la Riserva naturale dell’Aniene a nord est ed il Comprensorio archeologico “Ad duas lauros” a sudovest. Il Parco dell’oblio può essere così denominato perché è costituito da differenti aree destinate a parco pubblico non solo sulla base delle prescrizioni del vigente strumento urbanistico, ma anche sulla base di vari provvedimenti amministrativi adottati nel corso del tempo, i quali tuttavia non hanno portato poi di fatto alla attuazione delle decisioni assunte. Il Parco dell’oblio, come si evince nella piantina Parco dell’oblio planimetrie e aree è composto da cinque parti distinte, designate con numeri da 1 a 5.

Dette aree disposte da ovest ad est permettono di collegare tra loro l’area del Parco Prenestino ex Snia Viscosa (designato con la lettera A) e l’area della Cervelletta (designata con la lettera B). Infatti, le aree 2, 3, 4 e 5 sopra indicate costituiscono tutte insieme una componente secondaria della Rete Ecologica del vigente Piano Regolatore Generale (PRG) di Roma Capitale. Tali aree sono altresì interessate dalla presenza di numerosi beni culturali. Le aree 1 e 2 rientrano nel Piano Particolareggiato Tiburtino SDO approvato con DGRL 4 del 11.1.2002 e recepito nel vigente PRG del Comune di Roma, approvato nel 2008. Detto Piano Particolareggiato Tiburtino SDO ha destinato ampie porzioni di territorio a verde pubblico per contribuire alla riqualificazione ambientale della periferia orientale della città. I giardini e le aree verdi si trovano su terreni di particolare valenza ambientale o già utilizzati dagli abitanti dei quartieri limitrofi per svolgere attività ricreative (Vedi Parco Pasolini LAC).

Di seguito è riportato il perimetro del Piano particolareggiato unitario del Parco Archeologico Tiburtino e Prenestino- Ex Snia Viscosa, e del Piano Particolareggiato Tiburtino SDO Perimetri Piano Particolareggiato Comprensorio Tiburtino SDO

Di seguito la Pianta del Piano Tiburtino SDO in legenda sono riportate le destinazioni d’uso previste da Piano per l’area del Comprensorio Tiburtino SDO Pianta del Piano Piano Tiburtino SDO

In riferimento alle aree definite nel “Parco dell’Oblio e planimetria aree”, saranno descritte le singole aree sia in termini di progettualità esistenti e previsioni future.

Parco dell’Oblio e planimetria aree

3.1.1Parco Archeologico Tiburtino(Area 1)

Sulla Base delle previsioni del Piano Particolareggiato Tiburtino SDO è stato approvato il progetto unitario del Parco Archeologico Tiburtino, situato ad ovest del quartiere di Casal Bruciato, fra la Via Tiburtina a nord e la A24. Suddetto Parco presenta nella sua parte centrale l’area del sepolcro di Attilio Regolo, detto anche di Casal Bruciato, e l’adiacente villa romana, tutelati dal vincolo archeologico diretto con D.M. 25.10.1986 e dal vincolo archeologico indiretto con D.M. 8.5.1990. Di seguito un'immagine che riporta i perimetri delle aree che il Piano Particolareggiato SDO Tiburtino aveva previsto in merito alla creazione del parco Archeologico Tiburtino in relazione allo stato attuale. Si individuano le aree destinate a verde pubblico e le proprietà pubbliche (tratto arancione). L’area venne espropriata e acquisita dal Comune durante il mandato del sindaco Veltroni ma il Parco poté costituirsi parzialmente soltanto nel 2010, rimanendo tuttavia incompleto.

Fonte Immagine: Tesi di laurea di Giorgia Zuccaro. Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale - Sapienza Università di Roma

La storia del Parco Archeologico Tiburtino ha però seguito un’altra strada rispetto a quella tracciata dal Piano Particolareggiato. Per via dell’incuria delle istituzioni alcuni soggetti hanno preso in gestione il Parco Tiburtino così da salvarlo dal degrado; la cooperativa “la Cacciarella” ed il centro sociale “Intifada” si occupano oggi della pulizia e mantengono il decoro del luogo. RFI proprietaria di importanti porzioni di territorio, tra l’autostrada e i binari ferroviari, si è dichiarata disponibile a cederle al Dipartimento Tutela e Ambiente del Comune di Roma, e a fornire la cifra di 6.3 milioni di euro per la sistemazione delle aree (Dell’Accordo TAV se ne parlerà nei paragrafi successivi).

3.1.2 Prenestina Ex Snia Viscosa(Area A)

Sempre sulla base del Piano Particolareggiato Tiburtino SDO con Delibera di Giunta Comunale n. 533 del 9.9.2003 è stato approvato il progetto del Parco Prenestino ex Snia Viscosa, comprendente le aree tra la via Prenestina e la linea ferroviaria Roma-Tivoli, presenti ad est ed a ovest di Via di Portonaccio . Sulla base di questo progetto nel 2004 è stata espropriata con i fondi della Legge per Roma capitale l’area compresa tra via di Portonaccio ed il laghetto ex snia. Detto Parco ricade all’interno del perimetro del Comprensorio archeologico Ad duas lauros. Nell’area dell’ex Snia Viscosa è presente una pineta tutelata da vincolo paesistico apposto con DM 1.3.1968, nonché un laghetto meritevole di essere tutelato come Monumento Naturale. Sebbene il Parco archeologico Tiburtino ed il Parco Prenestino ex Snia Viscosa siano stati definiti “opere di preminente interesse nazionale” sulla base della Legge per Roma capitale 396/1990, entrambi i parchi non sono stati fino ad oggi realizzati.

La planimetria del Parco è rappresenta in questo file in relazione al PRG vigente sull’area Planimetria Parco Ex Snia e PRG

Il PRG vigente, adottato nel 2003 e approvato nel 2008, destina l’area dell’Ex SNIA Viscosa al “Sistema dei Servizi e delle Infrastrutture”. Nel dettaglio l’area di studio rientra nella sottocategoria dei “Servizi pubblici di livello urbano” per quanto concerne la zona in cui si trovano i ruderi della fabbrica, tutto il resto è invece a destinazione “verde pubblico e servizi pubblici”. il PRG del Comune di Roma non riporta in alcun elaborato il Lago Ex Snia venuto alla luce negli anni Novanta; una grave mancanza in termini di tutela per l’area. Inoltre l’area della fabbrica, nonostante sia di proprietà privata, è destinata a “Servizi pubblici”, ciò comporta la preordinata acquisizione pubblica dell’area da parte del Comune attraverso l’esproprio per pubblica utilità. Consultando le NTA del PRG si può constatare che, anche se definita come “Servizio pubblico”, comunque tale destinazione permetterebbe la realizzazione di interventi che potrebbero anche non rispondere alle esigenze del territorio circostante e non corrispondere agli interessi della collettività. Il complesso dell’ex SNIA Viscosa non è incluso in nessuna delle tre componenti perimetrate dalla Rete Ecologica; In merito al PTPR , nonostante disciplini la tutela dell’intera area Ex SNIA, anche qui in nessuno degli elaborati grafici compare il lago. un ulteriore segnale del mancato riconoscimento dell’importanza ecosistemica che quest’area detiene come potenziale nodo strategico della Rete.

3.1.3 Area tra Casalbertone ad Ovest e Via Dei Fiorentini ad est (Area 2)

Il Piano Particolareggiato Tiburtino SDO ha previsto anche la realizzazione di un parco sui due lati della A24, nel tratto compreso tra Casalbertone ad ovest e via dei Fiorentini ad est, ovvero il parco Campagna e il Parco Archeologico Serenissima (Accordo del 28.2.2005 tra TAV e Comune di Roma Art. 6 ). Di seguito sono riportati i perimetri dei due parchi Planiemtrie Parco Archeologico Serenissima e Parco Campagna. Tale area riveste notevole interesse ambientale e culturale ( D.M. 4876 del 6.12.1971). L’area in questione è altresì attraversata sia dal tracciato dell’antica Via Collatina, sia dal tracciato dell’antico Acquedotto romano dell’Acqua Vergine, tuttora in funzione e che trasporta con un percorso prevalentemente sotterraneo l’acqua dalle sorgenti di Salone fino alla Fontana di Trevi nel centro di Roma. Durante i lavori di realizzazione della linea ferroviaria AV Roma Napoli sono emersi un tratto ben conservato dell’antica Via Collatina, i resti di una necropoli romana del secondo secolo d.C., costituita da parecchie centinaia di tombe. Questi beni non risultano essere registrati negli elaborati del Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio. Alcune associazioni assieme al WWF ed a Italia Nostra sono intervenute presso le competenti Amministrazioni statali e locali per sollecitare i necessari provvedimenti di tutela con nota del 25.5.2016 Nota_25_05_2016 WWF e Italia Nostra e con successivio del 4.4.2018 Note del 4_4_2018. L’area in questione è destinata a verde pubblico dal vigente PRG .Tramite la “Carta della Città Pubblica” è stata redatta la piantina “Aree di proprietà pubblica su Prenestina ed A24” Area di proprietà pubblica sulla Prenestina e A24 dalla quale si evince che la parte occidentale dell’area in questione risulta essere già di proprietà comunale. La parte centrale ed orientale, limitata a nord dalla A 24, è oggetto dell’Accordo del 28.2.2005 tra TAV e Comune di Roma (segnata in bianco).

3.1.4 Area tra Via dei Fiorentini ad Ovest e Via di Grotta di Gregna ad Est (Area 3)

L’area compresa tra Via dei Fiorentini ad ovest e Via Grotta di Gregna ad est è destinata a verde pubblico dal vigente PRG . La parte centrale risulta già essere in carico al Servizio Giardini di Roma Capitale, registrata come “Via Verdinois/Via Serenissima-Autostrada Roma-L’Aquila-TAV” al n. 87 dell’elenco delle aree verdi del Municipio Roma 4. La parte meridionale di questa area, compresa tra la A24 e la linea ferroviaria, assieme alla parte descritta al precedente paragrafo, è oggetto dell’Accordo del 28.2.2005 tra TAV e Comune di Roma. Risulta essere uno degli spazi sgombri e perlopiù coltivati, la parte tra Viale della Serenissima e Via di Grotta Gregna e ad est di viale Palmiro Togliatti a ridosso della A24. Dalle immagini satellitari si può osservare il frammentato disordine con cui sono disposti i lotti mostrando le origini abusive del territorio Immagini satellitare google maps dell’area vista dall’alto

3.1.5 Area tra Via di Grotta di Gregna ad Ovest e Viale Palmiro Togliatti ad Est (Area 4)

Una porzione dell’area compresa tra Via Grotta di Gregna ad ovest e Viale Palmiro Togliatti ad est è in parte destinata a verde pubblico dal vigente PRG. Nella restante porzione troviamo un servizio di distribuzione di gas naturale (GNC) “Superservice metano” e un'azienda di Rottamazione Auto Gratuita Roma. Alcune di queste aree sorgono su terreni che gli strumenti urbanistici destinano completamente a verde e che la carta della Rete Ecologica perimetra come componenti secondarie aree di medio livello di naturalità e alto livello di integrazione tra le componenti primarie e tra le stesse componenti secondarie (Vedere paragrafo “Elaborati degli usi reali e delle indicazioni di pianificazione parco lineare”).

3.1.6 Area ad Ovest di Viale Palmiro Togliatti (Area 5)

L’area ad ovest e Viale Palmiro Togliatti ed estesa ad est fino all’area della Cervelletta e quindi alla Riserva Naturale dell’Aniene, è destinata a verde pubblico dal vigente PRG. La parte orientale risulta già essere in carico al Servizio Giardini di Roma Capitale, registrata come “Parco di Tor Sapienza-Casale della Martora” al n. 76 dell’elenco delle aree verdi del Municipio Roma 4. Detta area, estesa per oltre 15 ettari è classificata in detto elenco come “grande parco urbano”. Anche questa area è interessata dalla presenza di numerosi beni culturali: l’antica Via Collatina, l’Acquedotto Vergine, del quale emerge un tratto in superficie, una epigrafe ed un fontanile pertinenti all’Acqua Vergine, un sepolcro, aree di frammenti fittili, il Casale di Boccaleone ed il casale Monte di Boccaleone. Ancora più ad ovest, si trova l’area di 5 ha circa che il PRG riporta come “nodo di scambio” ma che ad oggi è prevalentemente naturale, eccezion fatta per la superficie degradata dall’insediamento rom individuato (vedere paragrafo “Elaborati degli usi reali e delle indicazioni di pianificazione parco lineare”)

3.1.7 Elaborati degli usi reali e indicazioni di pianificazione Parco Lineare Roma Est

In questa sezione saranno mostrate degli elaboratii inerenti alle descrizioni effettuate nei paragrafi precedenti che riportano la mappatura delle aree prese in considerazione, in termini di Usi reali e indicazioni di pianificazione. In riferimento a questi due elaborati si può osservare come alcune aree destinate a verde pubblico e rientranti nella componente secondaria della rete ecologica sono occupate in parte da strutture incompatibili (Autodemolitori, capannoni e rimessaggio roulotte) con gli obiettivi di tutela e riqualificazione delle aree verdi.

La prima mostra le indicazioni di pianificazione previste sull’intero territorio dal PRG in relazione alla Rete Ecologica

Fonte immagine Tesi di laurea di Giorgia Zuccaro. Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale - Sapienza Università di Roma

L’immagine successiva mostra gli usi reali/attuali delle aree in cui sono previste le indicazioni di pianificazione mostrate in precedenza. Fonte immagine Tesi di laurea di Giorgia Zuccaro. Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale - Sapienza Università di Roma

Fonti Tesi di laurea di Giorgia Zuccaro. Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale - Sapienza Università di Roma

AbitareaRoma.it_Dossier_sul_parco_lineare_Roma_est

Gruppo Pigneto-Prenestino del WWF Roma e Area Metropolitana

Marzo 2012 Attualmente il territorio intorno al parco lineare Serenissima risulta essere spaccato in due dall’autostrada A24. Non ci sono dubbi sull’importanza che questa grande infrastruttura ricopre ai fini della mobilità extraurbana ma, allo stesso tempo, l’impatto sociale ed ambientale sul territorio non è da sottovalutare. Non sembrano infatti essere previsti attraversamenti pedonali (sopraelevati o sotterranei) che permettono di attraversare da Nord a Sud l’autostrada. L’unico passaggio risulta essere sfruttando il sottopassaggio stradale Via Giuseppe Antonio Andriulli.

Come si può vedere dall’immagine successiva il transito pendonale nel sottopassaggio non è assolutamente agevolato ed anzi risulta essere altamente pericoloso.

Sottopassaggio stradale Via Giuseppe Antonio Andriulli

Esiste un secondo sottopassaggio più ad Est (Via Grotta di Gregna) che, per quanto lo sviluppo dei marciapiedi proceda anche oltre al tratto strettamente al di sotto dell’autostrada, non collega in alcun modo l'attraversamento al parco. Ulteriore ostacolo risulta essere la linea ferroviaria Treno Alta Velocità, leggermente più a Sud rispetto all'autostrada, che presenta, seppur con un impatto minore, i medesimi effetti sul territorio. Ci troviamo quindi in una situazione di forte disconnessione fra la zona Nord e Sud del parco che, oltre a non poter permettere di sfruttare il parco nella sua interezza, non permette neanche il collegamento, se non con mezzi di trasporto su gomma, del quartiere Collatino e Centocelle. Viste le caratteristiche morfologiche del territorio in esame, la presenza di sentieri ciclabili e pendonali ben struttuati permetterebbe di collegare i due quartieri e permetterebbe di creare un’attrazione socio-culturale che potrebbe sicuramente giovare al territorio. Un progetto interessante, che ha visto interessato il comune di Roma Capitale è lo “Studio di fattibilità per un percorso ciclopedonale integrato”. Il percorso attrezzato ciclopedonale “Porta Maggiore-Gabii” di Roma si sviluppa lungo il tracciato della TAV Roma-Napoli e si inserisce nello scenario previsionale del Piano Quadro della Ciclabilità messo a punto dal Comune e approvato nel Marzo 2012. Il percorso, lungo più di venti chilometri, attraversa sia il territorio urbano su ben quattro Municipi, che quello extraurbano, configurandosi come un’infrastruttura a più vocazioni, dall’uso per la mobilità quotidiana lungo una tratta fortemente congestionata dal traffico, a quello saltuario e di natura ludica, sportiva e cicloturistica. In entrambi i casi l’interconnessione (con altri percorsi e tra i quartieri) e l’intermodalità tra sistemi di trasporto alternativi sono parte integrante dello studio.

Sviluppo planimentrico del percorso ciclopedonale estratto dallo studio di fattibilità del percorso ciclopedonale integrato svolto dal comune di Roma

Un altro aspetto importante è la riscoperta della storia dei luoghi attraversati sia a livello archeologico che paesaggistico, soprattutto lungo la tratta extraurbana. Infatti nell’ambito di studio sono rintracciabili, oltre ai resti dell’antica città di Gabii, importanti testimonianze storiche ancora da indagare, porzioni di agro romano e rilevanze ambientali e idrogeologiche. Gli obiettivi del progetto sono: incentivare gli spostamenti in bicicletta aumentare l’attrattività dell’area servita potenziando la fruibilità del territorio dal punto di vista turistico-ricreativo in forme sostenibili per il patrimonio ambientale e culturale, promuovendo così anche nuove forme di sviluppo economico; rendere omogeneo e continuo il tessuto dei percorsi ciclabili, così da integrare i percorsi ciclabili in una visione sistemica e strategica della mobilità ciclabile. Nell’immagine successiva, estratto dello studio di fattibilità svolto dal comune, si possono apprezzare l’inserimento di ben 3 attraversamenti ciclopedonali nell’area di interesse in giallo.

Estratto dello studio di fattibilità con nuovi attraversamenti in giallo

Per quanto riguarda l’iter di approvazione il progetto deriva da una proposta avanzata nel PUMS dalla consulta cittadina Sicurezza Stradale, Mobilità dolce e Sostenibilità. La proposta ha visto l’approvazione dello studio di fattibilità nel Marzo 2012.

link alla proposta https://www.pumsroma.it/wp-content/themes/pml/UploadFiles/2018_01_17_17_42_20_1598.pdf

fonte: Tesi di laurea di Giorgia Zuccaro. Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale - Sapienza Università di Roma

In merito alla riqualificazione dell’area, individuata nel vigente PRG a verde pubblico, compresa tra la linea ferroviaria di penetrazione alla città di Roma e l’autostrada A24, attraverso la Determinazione di approvazione del progetto di Fattibilità tecnico economica del 22/04/2020, sono stati destinati più di 6 milioni di Euro alla riqualificazione di questa vasta area.

L’area, attualmente nella disponibilità di Roma Capitale, è destinata nel vigente PRG a verde pubblico; il progetto prevede di destinare a verde pubblico una superficie di 40 ettari, in cui valorizzare anche l’estesa necropoli romana (circa 2500 tombe) e tratti di pavimentazione originale dell’antica via Collatina (circa 150 metri) emersi durante gli scavi di realizzazione della penetrazione urbana della TAV; il progetto prevede di attrezzare l’area mediante la realizzazione di aree per le attrezzature sportive e di svago all’aperto la realizzazione di aree giochi, piste ciclabili e altre opere.

L’opera nasce dall’accordo tra Rete Ferroviaria Italiana ed il comune di Roma per la mitigazione dell’impatto ambientale derivante dalle opere di realizzazione della rete ad alta velocità transitante dell’area in esame. La convenzione originaria, datata 1991, aggiornata nel 2005, rivista recentemente, prevede una nuova convenzione tra RFI e Comune. Per il parco della Serenissima sono appunto stati stanziati 6,3 milioni di euro. Oltre alle opere di riqualificazione del parco della Serenissima RFI verserà al Mibact ulteriori 600.000 Euro per permettere la prosecuzione degli scavi archeologici della villa romana presente nel parco stesso.

link a Approvazione dello studio di fattibilità: https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/DD_QL_575_2020_-_Approvazione_dello_studio_di_fattibilita.pdf//

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  • Ultima modifica: 29/04/2021 18:34
  • da Manuel Giacomini